E' notizia di oggi la sentenza emessa a carico del ministero della Difesa dalla corte d'appello di Roma in cui viene decretata la "inequivocabile certezza" del nesso causale tra esposizione a uranio impoverito e insorgenza di malattie tumorali.
ll 25 maggio del 1995 una granata colpisce il centro di Tuzla e uccide 71 ragazzi, ferendone 240. Si erano incontrati per stare insieme, in un giorno qualsiasi, pur in mezzo alla guerra. I familiari decisero di seppellirli insieme, per mantenere vivo il ricordo dell'amicizia che legava i ragazzi nonostante le divisioni etniche a loro imposte
Ieri 5 maggio il PEN American Center di New York ha consegnato i premi 2015. Tra questi il premio "Barbara Goldsmith per la libertà di espressione" conferito alla giornalista investigativa azera Khadija Ismayilova. La giornalista non ha potuto ritirare il premio perché da dicembre è in carcere.
Il ministero dell'Ambiente della Repubblica di Slovenia ha inoltrato ufficiale richiesta al governo croato di aprire un tavolo di consultazione transfrontaliera dedicato alla Valutazione strategica ambientale del programma di Zagabria sulle trivellazioni in Adriatico.
Il video della nuova canzone dei Dubioza Koletktiv, gruppo alternativo più noto in Bosnia Erzegovina, ha raggiunto in una settimana più di 250.000 visitatori. E' l'ennesima dimostrazione della loro popolarità, sia nella veste di musicisti sia in quella di attivisti della società civile.
Al reporter italiano Rocchelli e all'attivista per i diritti umani Mironov, uccisi il 25 maggio in Ucraina, va il premio Kamerton di quest'anno. Il premio, intitolato a Anna Politkovskaya, viene attribuito a chi si è distinto nella lotta per la difesa dei diritti umani e della libertà di stampa
Il 16 settembre 1992 nasceva Radio Ratni Studio Mostar. Una radio che, nonostante si fosse in piena guerra, voleva fare “rivoluzione”. Abbiamo raccolto il ricordo di Dario Terzić, oggi caporedattore di Radio X Mostar
David Haines, è stato "giustiziato" da un militante dell'Is. Cooperante scozzese che aveva a lungo lavorato in Croazia, dove risiedeva dal 1999, era stato rapito in Siria nel 2013 dove lavorava per un'Ong francese. Non sono valsi a nulla gli appelli lanciati per il suo rilascio, tra i quali associazioni croate con cui aveva operato e il Rais della comunità islamica di Bosnia Erzegovina
Nell'ambito dell'azione denominata “Damasco”, stamattina sono state arrestate in Bosnia Erzegovina 15 persone indagate per attività terroristica, in specifico per l'organizzazione e il finanziamento di combattenti in Siria e Iraq nelle fila, tra gli altri, dello Stato Islamico (ex Isis) e del Fronte Al-Nusra
Marija Savić e Di Saržinski, cittadina serba la prima e cittadina croata la seconda. Vivono a Sarajevo ma hanno deciso di richiedere in Croazia l'unione civile, grazie alla nuova legge da poco entrata in vigore